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"E venne il giorno" di M. Night Shyalaman |
hitman
Reg.: 22 Ago 2002 Messaggi: 1010 Da: Castiglione delle Stiviere (MN)
| Inviato: 13-06-2008 22:09 |
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Non ho mai fatto parte della schiera di detrattori che negli ultimi anni si è divertita a fare a pezzi pellicole eccellenti come "Unbreakable", "Signs" e "The Village". A mio parere, la parabola discendente del regista indiano è iniziata con il recente Lady in the Water, filmetto godibile ma che, tra un richiamo all'Iraq e un sermoncino kennediano, ha smarrito la sua originaria aspirazione fantasy.
E purtroppo il tonfo è arrivato con "The Happening", rivelatosi debole e carente sotto ogni punto di vista: scelte registiche poco azzeccate, tra le quali una deriva splatter francamente evitabile; sceneggiatura e dialoghi di un piattume assurdo; cast male assortito; colonna sonora inesistente.
A Shyalaman sarebbe bastato riprendere in mano il suo "Signs", riadattarlo a un contesto più ampio, cambiare leggermente le carte in tavola, per sfornare un'ecccellente suspance-movie.
Invece sembra aver preferito fare le cose a qualche maniera, condire il tutto con un po' di teste scoppiate e arti mozzati (neppure tanto credibili) e distribuirlo nelle sale, confidando in un buon riscontro al botteghino.
L'unica nota positiva è il volto fresco di Zooey Deschanel, mogliettina apatica di un Mark Wahlberg davvero fuori parte nel ruolo dell'insegnante.
Per il resto, bocciato su tutta la linea e rimandato a settembre.
Voto 5, in memoria dei bei tempi.
_________________ "Non credo in un destino che si abbatte sugli uomini indipendentemente dalle loro azioni; al contrario, credo in un destino che si abbatte sugli uomini se non agiscono."
G.K. Chesterton |
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Chenoa
Reg.: 16 Mag 2004 Messaggi: 11104 Da: Vittorio Veneto (TV)
| Inviato: 14-06-2008 01:48 |
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Appena visto.
Intanto, non condivido nulla del post precedente. |
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sheena87
Reg.: 12 Giu 2008 Messaggi: 24 Da: macerata (MC)
| Inviato: 14-06-2008 02:03 |
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Mi attira molto questo film...
Spero di vederlo quanto prima!
_________________ L'automiglioramento è masturbazione, invece l'autodistruzione... |
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sandrix81
Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 14-06-2008 03:37 |
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entro domani sera, cascasse il mondo, al 100% l'avrò visto.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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Nietzsche
Reg.: 03 Ago 2007 Messaggi: 2264 Da: smaramaust (BZ)
| Inviato: 14-06-2008 13:18 |
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quote: In data 2008-06-14 03:37, sandrix81 scrive:
entro domani sera, cascasse il mondo, al 100% l'avrò visto.
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ahah io pure.
e devo dire che il post iniziale mi incita fortissimamente ad andare a vederlo.
come al solito traduzione terribile da the happening.....ma come si fa?
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Nietzsche
Reg.: 03 Ago 2007 Messaggi: 2264 Da: smaramaust (BZ)
| Inviato: 15-06-2008 00:28 |
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visto stasera.
mi è piaciuto, non posso dire il contrario, ma ho la netta sensazione che sia il film di shyamalan che mi sia piaciuto di meno.
sono sicura che visti i flop dei due film precedenti sia stato in qualche modo costretto dalla produzione a fare qualcosa di più commerciale e popolare. una parte del suo stile si è persa, e spero che questo the happening sia solo una pausa dovuta ad esigenze economiche, per tornare a fare film come gli altri suoi.
c'è troppo voyeurismo e troppa banalità in questo, persino nella colonna sonora, per uno shyamalan. se non facessi il confronto con gli altri suoi film, direi che è un buon film. ma io da lui non mi aspetto solo dei film buoni, mi aspetto film ottimi.
poi questa è solo una sensazione, non riesco a giudicare bene dopo una sola visione. |
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kubrickfan
Reg.: 19 Dic 2005 Messaggi: 917 Da: gessate (MI)
| Inviato: 15-06-2008 09:49 |
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per me deludente
Trama: Central Park, New York, una strana tossina, apparentemente sparsa per colpa di un gruppo di terroristi, induce gli abitanti della grande mela a suicidarsi. Mentre le morti si moltiplicano senza che ci sia una vera soluzione all'origine del caso, gli abitanti fuggono verso la provincia e altre città dove sembra ci possa essere la salvezza. Ma a poco a poco ci si accorge che nessun luogo è veramente sicuro, e un professore di scienze incomincia ad elaborare una teoria che sembra lontana da quella del terrorismo. Senza contatti a cui appoggiarsi, lui e la sua famiglia stanno per incontrare il vero nemico ...
Commento: Davvero stavolta non ci siamo, il bravo regista di origine indiana dal nome impossibile (che fa Manoj Nelliyattu Shyamalan in arte Night), autore di perle come il Sesto senso (con Bruce Willis che lo portò all'attenzione del grande pubblico) e dei raffinati Signs e Lady in the water, sbaglia completamente il colpo e realizza un film patetico e senza particolari meriti autoriali, traendo spunto da ambientazioni stile Lost e che alla fine sembra un maxi episodio di un telefilm de “Ai confini della realtà”.
La trama ci racconta di un professore di scienze (Mark Wahlberg) e del suo collega che insegna matematica (John Leguizamo) che scappano da New York in treno, impauriti dalla presenza di uno strano virus (apparentemente sparso da dei terroristi) che induce al suicidio chiunque ne è infettato. Ma presto la fuga si interrompe presso una anonima cittadina, il gruppo si trova senza comunicazione con il mondo esterno (i mezzi elettronici non funzionano più) apparentemente senza scampo. Il nemico, chiunque esso sia, a quanto pare sembra davvero inarrestabile.
La trama è in apparenza stimolante, le nuvole bianchi iniziali portatrici di cattivi presagi di grande impatto, peccato che tutto viene realizzato con una banalità disarmante (davvero insospettabile prima della visione vista la caratura del regista), peggiorato da recitazioni al minimo sindacale, Wahlberg domina la scena senza piglio, un Leguizamo di contorno fa l'anonimo matematico che propone percentuali sempre confortanti, la Deschanel (vista recentemente ne L'assassinio di Jesse James) con i suoi occhioni azzurri perennemente sbarrati riempie lo schermo in maniera insulsa, il tutto contornato da macchiette prese più dal varietà che da una situazione di ansia (vedi il soldato che sembra affetto da grave sindrome fibrillatoria oppure il naturalista sputasentenze "so tutto del mistero").
Se da un lato i suicidi sono realizzati in maniera originale (quello del tagliaerbe su tutti e la caduta degli operai che avete visto anche nei trailer), i personaggi non sentono la situazione e non ce la fanno sentire. Si chiacchera amabilmente di stupidaggini camminando con tranquillità in situazione di estremo pericolo, i due coniugi si preoccupano di uno pseudo tradimento per colpa di un gelato e di un caffè bevuti con un altra persona, non c'è il minimo pathos in nessuna zona del film mentre il telegiornale, preso chissà come visto che le comunicazioni sono interrotte come dimostra il treno, sciorina percentuali in assoluto freddo stile tipico (dopotutto sono telecronisti e non uomini e rimangono fedeli al giuramento etere etico).
Se da un lato manca la totale presa sul pubblico ed è presente una incuria davvero inaspettata nella regia del tutto anonima (tra l'altro nella sceneggiatura potrete trovare delle incongruenze legate al numero delle concentrazioni umane e altre cose), il messaggio natural difensivo c'è.
Senza essere più precisi per non rivelare nulla dell'origine del mistero, M.Night ci spiega che se l'uomo continua così la natura si ribella pesantemente, il giorno del titolo è un solo un tragico avvertimento, un colpo alle gambe, e potrà venire un giorno che la cosa sarà molto più cattiva e devastante (una scritta sulla lavagna recita “se scomparissero tutte le api in quattro anni il mondo finirebbe” dove le api sono intese come procreazione della natura) mentre le fabbriche che emettono fumo all'orizzonte del camminamento dei disperati hanno il sapore delle nostre colpe che si disperdono a contaminare, mentre la casa finta è un icona dell'uomo che vuole realizzare un mondo vivibile ma per come lo fa lo rende falso, e il suicida con il tagliaerbe un classico esempio di come falciando si viene falciati.
Tutti bei messaggi, ma in fondo scontatissimi, in un aurea cinematografica che non li rafforza e non li profonde. Non si risparmiano neppure i ragazzi e i bambini, giustamente la tragedia non guarda all'età o all'animo candido, ma per come avviene non si riesce neppure a pensare a un doveroso “No, loro no!” e che le colpe dei padri ricadono sulla progenie.
Non si capisce come mai un film tanto atteso possa aver deluso in maniera tanto cocente, ma purtroppo questo è quello presente sul tavolo e davvero certe volte si rischia l'inconsapevole ilarità in dialoghi ad alto tasso di critica (vedere per credere, la punta in un discorso tra Wahlberg e una ... pianta). Il mondo ci osserva mentre lo offendiamo, peccato che ce lo debba ricordare un film che fa del pretestuoso vacuo la sua bandiera.
Un passo falso di grave entità, viste le attese, che ci sentiamo di perdonare a Shyamalan consapevoli che forse la fretta di naturalizzare il concetto abbia cozzato contro la necessaria tempologia di preparazione/allestimento cinematografico.
In definitiva un film tanto atteso e tanto deludente, dai bei messaggi natural promozionali ma clinicamente vuoto di ogni merito particolare, che lo rende solo una cartolina poco affascinante piena di stereotipi scontati, impedendogli di avere un fascino ben preciso. Alla prossima notte di Manoj Shyamalan, sperando vada meglio.
_________________ non solo quentin ma nel nome di quentin...quentin tarantino project
QUENTIN TARANTINO PROJECT |
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gatsby
Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 15-06-2008 09:55 |
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Nietzsche
Reg.: 03 Ago 2007 Messaggi: 2264 Da: smaramaust (BZ)
| Inviato: 15-06-2008 12:27 |
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quote: In data 2008-06-15 09:55, gatsby scrive:
quote: In data 2008-06-15 00:28, Nietzsche scrive:
ho la netta sensazione che sia il film di shyamalan che mi sia piaciuto di meno.
sono sicura che visti i flop dei due film precedenti sia stato in qualche modo costretto dalla produzione a fare qualcosa di più commerciale e popolare.
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assoultamente no. La sceneggiatura gli è stata rifiutata da quasi tutti gli Studios, solo la Fox ha deciso di investirci dopo aver insistito.
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però non è detto che la fox in cambio dei soldi gli abbia fatto alcne pressioni, questo non lo sapremo mai. e cmq se shy non è scemo, si sarà reso conto che questo film era un pò l ultima spiaggia, l ultima chance che aveva, e quindi non ha rischiato nulla.
ma tu l hai visto?
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sandrix81
Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 15-06-2008 15:55 |
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quote: In data 2008-06-15 12:27, Nietzsche scrive:
e quindi non ha rischiato nulla.
| veramente a me sembra il suo film più rischioso.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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sandrix81
Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 15-06-2008 15:55 |
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e in ogni caso non è meno geniale degli altri.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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Nietzsche
Reg.: 03 Ago 2007 Messaggi: 2264 Da: smaramaust (BZ)
| Inviato: 15-06-2008 16:05 |
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quote: In data 2008-06-15 15:55, sandrix81 scrive:
e in ogni caso non è meno geniale degli altri.
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ma infatti io ho detto che mi è piaciuto però, sarà anche questione di gusti, forse dovendo fare una classifica dei suoi, è quello che mi è piaciuto di meno.
i dialoghi senza dubbio potevano dare qualcosa in più, sono stati scialbi e mediocri più che negli altri film.
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Nietzsche
Reg.: 03 Ago 2007 Messaggi: 2264 Da: smaramaust (BZ)
| Inviato: 15-06-2008 16:06 |
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quote: In data 2008-06-15 15:55, sandrix81 scrive:
quote: In data 2008-06-15 12:27, Nietzsche scrive:
e quindi non ha rischiato nulla.
| veramente a me sembra il suo film più rischioso.
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definisci "rischioso" .
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badlands
Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
| Inviato: 15-06-2008 16:12 |
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il suo film più rischioso per me è sicuramente lady in the water,che forse merita meno insulti di quanti gliene sono stati detti.l'ho rivisto qualche sera fa,e mi è piaciuto di più.a sto punto mi rivedrò pure the village,che tanto poco avevo apprezzato.su signs invece nulla potrà mai farmi cambiare idea
ciao! |
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gatsby
Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 16-06-2008 20:02 |
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quote: In data 2008-06-15 12:27, Nietzsche scrive:
quote: In data 2008-06-15 09:55, gatsby scrive:
quote: In data 2008-06-15 00:28, Nietzsche scrive:
ho la netta sensazione che sia il film di shyamalan che mi sia piaciuto di meno.
sono sicura che visti i flop dei due film precedenti sia stato in qualche modo costretto dalla produzione a fare qualcosa di più commerciale e popolare.
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assoultamente no. La sceneggiatura gli è stata rifiutata da quasi tutti gli Studios, solo la Fox ha deciso di investirci dopo aver insistito.
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però non è detto che la fox in cambio dei soldi gli abbia fatto alcne pressioni, questo non lo sapremo mai.
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Lo sò perchp gliel'ho chiesto io in prima persona un paio di settimane fa. "Questo e Lady in the water rappresentano una svolta per me, li sento più adulti rispetto ai precedenti, non ho il peso del finale a sorpresa"
E comunque ha un altro film in cantiere, la produzione dovrebbe essere Fox o Universal (non lo ricordo), verrà tratta da una serie animata che si chiama Avatar o qualcosa del genere (ho comunque la registrazione), non ha nulla a che fare col film di Cameron.
Purtroppo non sò dire quando verrà pubblicata la mia intervista, ero andato lì per Wahlberg (che dovrebbe uscire a Settembre su Posh), ma quando fai uno devi fare anche l'altro, ma meglio così, ho impostato l'intervista come una chiaccherata. La stessa dovrebbe uscire anche su Gioia di questa settimana (l'ho fatta assieme all'inviato loro).
Sul film...ha dei momenti di grandissimo cinema (molto deve a Uccelli), lo vedo come un complemento/contrappunto di Signs, ma alcuni momenti sfiorano un po' il ridicolo tanto che per ultima domanda, quella che se anche lo metti di cattivo umore non succede nulla, gli ho chiesto velatamente se ci fosse anche un omaggio verso i B-movie horror degli anni 70' (un po' alla Grindhouse). Mi ha risposto un sì poco convinto, il che mi fa pensare che non lo sia affatto. In più momenti i dialoghi e la direzione degli attori lascia un bel po' a desiderare.
_________________ Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è |
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